Janare 2025

Le Janare 2025 tornano ad Amalafede, tre sere tra magia, tradizione e spettacolo.

Ad Amalafede di Stella Cilento, il mistero si fa teatro: dal 18 al 20 luglio 2025, le strade del borgo accolgono una nuova edizione di Janare 2025, l’evento che intreccia leggenda, arte e tradizione popolare. Un rito collettivo che ogni anno si rinnova, evocando la figura ancestrale della janara, strega custode di saperi antichi e protagonista di racconti tramandati nel cuore del Cilento.

Tra teatro, danza e riti popolari

Per tre notti, Amalafede si trasformerà in un palcoscenico a cielo aperto, con spettacoli teatrali, performance di danza e suggestioni visive che condurranno il pubblico in un viaggio sensoriale tra incanto e memoria. Il programma, curato con la collaborazione di artisti e compagnie locali, è pensato per coinvolgere tutte le generazioni, risvegliando l’immaginario collettivo tra rievocazioni storiche e narrazioni magiche.

Tradizione cilentana e sapori autentici

Ad arricchire l’esperienza, stand gastronomici proporranno specialità cilentane, vini del territorio e prodotti artigianali. Un’occasione per gustare il Cilento più autentico, tra sapori e racconti che si intrecciano sotto le stelle.

Chi erano le Janare? Un tuffo nel mito cilentano

Le janare sono figure mitologiche radicate nel folklore campano, spesso descritte come donne dotate di poteri magici e conoscenze antiche. Il termine potrebbe derivare da “Diana”, dea della caccia e della luna, oppure da “ianua” (porta), simbolo di passaggio tra il mondo terreno e quello spirituale. Demonizzate in epoca inquisitoriale, oggi le janare sono rilette come emblemi di autonomia, sapere femminile e identità territoriale.

Curiosità tra leggenda e superstizione

• Formule segrete: Le janare erano note per i loro rimedi naturali e rituali contro il malocchio. Si dice che una scopa capovolta sulla porta fosse un talismano efficace contro di loro.
• Notti di luna piena: Volavano solo dopo aver preparato un unguento magico, ritrovandosi in luoghi sacri come alberi secolari e sorgenti.
• Protezione domestica: Un filo rosso al polso o una scopa dietro l’uscio bastava, secondo la tradizione, a confondere i loro incantesimi.
• Un progetto nato dal territorio: L’evento nasce da un’iniziativa culturale volta a valorizzare il Cilento interno e a custodire le storie tramandate oralmente dagli anziani.

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